Nell’ambito della prima Biennale internazionale di Fotografia Città di Brescia
Giulio Obici. Racconti metropolitani
A cura di Basilio Tabeni
Spazio mostre dell’ufficio turistico di Iseo
Dal 1 al 28 giugno 2002
Catalogo con testi di Grazia Neri e Franco Loi
Grafo edizioni, San Zeno Naviglio, 2002
Nel libro di Walter Benjamin Parigi capitale del XIX secolo, il filosofo parla di fotografia, ma si intrattiene soprattutto su Parigi anche per mettere a fuoco la figura del flâneur, cioè di colui che vaga nella città per il piacere di attraversarla… Ecco: Giulio Obici è il vero grande flâneur dei nostri giorni che perlustra la città curioso degli intrighi visivi suggeriti da composizioni fotografiche che raccolgono di tutto: i cartelloni pubblicitari, le miserie, le vetrine assurde che si accoppiano con le reliquie urbane, e le figurine come lui le chiama.
Grazia Neri
Un occhio veramente mirabile, quello di Obici. Non solo per la tecnica, ma per la scelta di immagini e taglio dell’inquadratura, per cultura. Certo, molta arte moderna offre gli stessi squarci dell’universo e della condizione abitativa. Ma ciò che sorprende in queste fotografie è l’intelligenza degli accostamenti e la capacità di fornire, attraverso le immagini, approfondimenti e correlazioni di pensiero… Giulio Obici, con quel distacco che è sempre alle soglie dell’arte, ci dà un panorama della modernità del tutto privo di giudizio.
Franco Loi