Il flâneur detective
Galleria Tre Oci, Venezia
Da gennaio a marzo 2016
L’esposizione restituisce una galleria di immagini intense, puntuali, raccolte da Obici tra le strade dei luoghi vissuti… Del resto, la palestra visiva dell’autore è stata una città fra le più complesse al mondo, in grado di reggersi su regole statiche miracolose e di fornire un racconto di sé sempre mutevole. Vivendo in mezzo a un mosaico di riflessi, l’equilibrio è d’obbligo.
Eppure, fu proprio grazie a un gioco di inaspettati riflessi che Obici riconobbe l’amore per la fotografia. Galeotti i serramenti non funzionanti della sua stanza di bambino, affacciata sul Canal Grande, e complice una fessura, attraverso la quale gli stralci della realtà esterna si proiettavano, capovolti, sulla parete opposta. Una camera oscura a misura di infanzia, la cui magia sarebbe sopravvissuta alla guerra e alla fame, alla paura dei nazisti e delle retate da parte di una famiglia impegnata nella Resistenza e orfana di un quotidiano, Il Gazzettino, fondato dal bisnonno di Obici nel 1887 ma preso in ostaggio dai fascisti negli Anni Trenta…
Arianna Testino