Il vuoto della politica

Più che atmosfere silenti, un senso di decadenza e di vuoto, di abbandono e degrado, una percezione di scomparsa… La metafora preveggente attraverso la rappresentazione di immagini, della parabola della politica, dal suo troppo – invasivo, tronfio di eccessi e di intrusione, ridondante di onnipotenza – alla sua implosione, sino alla scomparsa, al suo niente.
Si avverte in queste foto [che risalgono al 1990 ben prima dell’attuale collasso dei partiti politici tradizionali] un sentimento di indignazione e di denuncia che, diventando sofferenza, non allude semplicemente al disuso di modalità comunicative vetuste ed obsolete nel tempo della democrazia immediata, della comunicazione istantanea e martellante, ma richiama l’insostenibile leggerezza dei soggetti politici, l’adulterazione dei linguaggi, la vacuità della proposta, il vuoto del progetto sino alla omologazione, in un comune destino di progressiva irrilevanza, dei partiti politici e degli stessi movimenti. In questo scenario desertificato c’è un’atmosfera di grigiore e mediocrità che nessuna luce riscatta e tantomeno redime. Una sequenza di immagini impietose, una fotografia senza illusioni. (Paolo Corsini)